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Francesca aveva un problema imbarazzante con la sua meticcia Briciola: ogni volta che andavano al parco, la cagnolina mangiava le feci di altri cani. Nessun rimprovero funzionava e Francesca si sentiva frustrata. Dopo aver consultato un veterinario nutrizionista, ha scoperto che Briciola soffriva di carenza prebiotici e di noia. Con la linea Baufit Vet Cura Digestiva, ricca di prebiotici e PostBiotici, e introducendo giochi mentali, Briciola ha smesso di mangiare feci nel giro di due settimane.

La coprofagia, infatti, può dipendere da vari fattori e richiede un approccio multidisciplinare.

 

Soluzioni cane coprofagia Baufit

Cos’è la coprofagia e quanto è frequente?

La coprofagia è il consumo volontario di feci. Può essere autoprofagia (feci proprie) o eterocoprofagia (feci di altri animali).

Uno studio citato dall’American Kennel Club ha rilevato che circa il 16 % dei cani mangia feci regolarmente e il 24 % lo ha fatto almeno una volta. Anche se questo comportamento può sembrare ripugnante, non è sempre patologico: nei cuccioli è considerato parte dell’esplorazione del mondo e normalmente scompare entro i nove mesi.

Le madri mangiano le feci dei cuccioli per mantenere pulita la tana e prevenire la diffusione di parassiti; ciò spiega perché alcuni cani adulti imitano questo comportamento.

Quattro cause principali spiegate dal veterinario

  1. Carenza nutrizionale: un’alimentazione povera di fibre o enzimi digestivi può indurre il cane a cercare nutrienti nelle feci. Le diete economiche o di scarsa qualità lasciano residui non digeriti che risultano appetibili.
  2. Imitazione materna nei cuccioli: i cuccioli imitano la madre che pulisce l’area; spesso questa abitudine scompare spontaneamente con la crescita.
  3. Noia, stress o ansia da separazione: cani lasciati soli per molte ore o privi di stimoli possono sviluppare comportamenti compulsivi, come mangiare le feci. Anche punizioni eccessive durante l’educazione possono spingere il cane a nascondere le tracce mangiandole.
  4. Malassorbimento intestinale: alcune malattie (insufficienza pancreatica, parassiti, sindromi da malassorbimento) causano feci ricche di nutrienti. Il cane può essere portato a ingerirle nel tentativo di recuperare ciò che non ha assorbito. È fondamentale eseguire esami per escludere patologie e infestazioni da parassiti.

Quando è un campanello d’allarme

La coprofagia diventa preoccupante quando il cane mangia feci di altri animali, aumentando il rischio di contrarre parassiti intestinali, o quando è accompagnata da vomito, perdita di peso e diarrea.

Se il comportamento persiste oltre i 12 mesi di età o si presenta improvvisamente in un cane adulto, può essere segno di malattia. È consigliabile rivolgersi al veterinario per escludere carenze nutrizionali, diabete, malattie endocrine come la sindrome di Cushing, oppure l’uso di farmaci corticosteroidi che stimolano l’appetito.

Le analisi del sangue, delle feci e l’ecografia addominale possono identificare eventuali cause mediche.

Piano d’azione in tre passi

  1. Nutrizione mirata: scegli crocchette facilmente digeribili, con fibre solubili (psyllium, zucca) e prebiotici che aumentano la sazietà e migliorano la flora intestinale. La linea Baufit Vet Cura Digestiva ha una digeribilità superiore all’80 %, contiene fibre e oli di qualità (semi di lino, olio di pesce) e non utilizza aromi artificiali, riducendo l’attrattiva delle feci. Le fibre riducono l’assorbimento rapido degli zuccheri e mantengono stabile il livello energetico, prevenendo la ricerca di cibo alternativo.
  2. Stimolo mentale: fornire giochi intelligenti (puzzle feeder, leccapad, giochi di ricerca) e attività quotidiane impedisce al cane di annoiarsi e sostituisce il comportamento compulsivo. Allenamenti di obbedienza, sessioni di agility o nosework sono ottimi per scaricare energia.
  3. Addestramento positivo: insegna il comando “lascia” e “vieni” con rinforzi positivi. Quando il cane si avvicina alle feci, richiamalo e premialo quando obbedisce. Evita le punizioni: aumentano lo stress e peggiorano il comportamento.

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Prevenzione e gestione a lungo termine

Oltre al piano d’azione, mantieni l’ambiente pulito. Raccogli le feci subito dopo che il cane defeca, sia in giardino sia durante le passeggiate. Se convivi con gatti, posiziona le lettiere in zone inaccessibili al cane.

Ricorda che i cani sono attratti dalle feci “fresche”, per cui la tempistica è fondamentale. Un’alimentazione ricca di vitamine del gruppo B e enzimi digestivi può essere integrata per colmare eventuali carenze nutrizionali.

Consulta il veterinario prima di somministrare qualsiasi integratore.

Conclusione

La coprofagia non è un vizio, ma un comportamento con basi fisiologiche, nutrizionali e comportamentali. Analizzando la dieta, fornendo stimoli adeguati e lavorando sull’addestramento puoi risolvere la maggior parte dei casi.

Il supporto di un nutrizionista e di un educatore è spesso decisivo. Prenota una consulenza nutrizionale Baufit per scoprire la dieta adatta al tuo cane: insieme identificheremo le cause e ti guideremo verso una soluzione efficace per un benessere completo.

Domande Frequenti

Nei cuccioli e nelle femmine che allattano può essere un comportamento fisiologico: i piccoli esplorano il mondo con la bocca e le madri puliscono la tana mangiando gli escrementi dei cuccioli. Tuttavia, in un cane adulto può segnalare problemi nutrizionali, noia, stress o disturbi medici. Se il comportamento persiste oltre i nove mesi o compare improvvisamente in età adulta, è consigliabile consultare il veterinario.

 

Mangiare le proprie feci raramente causa danni gravi, ma ingerire feci di altri animali può esporre il cane a parassiti intestinali, batteri o virus. È quindi importante impedire l’accesso a feci altrui e mantenere l’ambiente pulito. Se il cane ha ingerito feci contaminate e mostra diarrea, vomito o letargia, contatta il veterinario.

Patologie come malassorbimento intestinale, insufficienza pancreatica, diabete, ipotiroidismo, sindrome di Cushing o la presenza di parassiti intestinali possono spingere il cane a cercare nutrienti nelle feci. È opportuno effettuare analisi del sangue e delle feci per escludere queste condizioni prima di intervenire sul comportamento.

Sì, carenze vitaminiche (come vitamine del gruppo B) o di enzimi digestivi possono aumentare la coprofagia. In questi casi, supplementi specifici o crocchette più digeribili possono ridurre il problema. La linea Baufit Gastro Intestinal, con fibre prebiotiche e alta digeribilità, aiuta a ridurre i residui nutritivi nelle feci e a soddisfare il fabbisogno del cane.

La gestione combina nutrizione, ambiente e educazione: scegli un alimento di qualità facilmente digeribile, aumenta l’attività mentale e fisica con giochi interattivi e passeggiate stimolanti, elimina le feci immediatamente dall’ambiente e insegna il comando “lascia” o “vieni” premiando il cane quando ignora le feci. È sconsigliato punire il comportamento: lo stress può peggiorare la coprofagia.

In commercio ci sono additivi da aggiungere alla dieta che alterano il sapore o l’odore delle feci (spesso a base di papaya o ananas). Possono essere utili come supporto, ma non sostituiscono un approccio completo. Prima di usarli, parla con il veterinario per assicurarti che non ci siano controindicazioni.