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Elena aveva notato che la sua cagnetta Stella leccava continuamente le mani degli ospiti e persino le zampe del divano. All’inizio era tenero, poi il gesto è diventato ossessivo. Con l’aiuto di un comportamentalista e dei nostri nutrizionisti, Elena ha scoperto che Stella leccava per stress e noia.

Con una routine di enrichment mirata e una modifica dell’alimentazione verso Baufit Cute e Manto, il comportamento si è ridotto nettamente.

Ma, andando al sodo: perchè il cane lecca? E quando è il caso di preoccuparsi?

 

Leccamento compulsivo e dermatite acrale nel cane: cosa fare

Leccare: normale o eccessivo?

Il leccamento è un comportamento normale del cane: serve a comunicare, esplorare sapori e odori, mantenere la toeletta, chiedere attenzioni. Diventa un problema quando è ripetuto, prolungato o focalizzato (per esempio sempre sulla stessa zampa o sul divano), fino a creare arrossamenti, hot spot o vere lesioni.

In alcuni casi rientra negli abnormal repetitive behaviors e può richiedere una valutazione clinica a 360° (medica e comportamentale).

Cause fisiologiche e sociali

Affetto e legame. Molti cani leccano per salutare o per cercare contatto: è un comportamento appreso fin da cuccioli, quando la madre lecca i piccoli per pulirli e stimolarli. L’atto di leccare può avere anche una componente di autoconsolazione, ma la ricerca sulle neurochimiche (endorfine, ossitocina) è ancora in evoluzione; alcune fonti divulgative lo suggeriscono, mentre studi controllati mostrano risposte variabili. La morale: l’aspetto “emotivo” c’è, ma non è l’unica spiegazione.

Gusto (sale e tracce di cibo). La nostra pelle, specie dopo l’esercizio, è salata e piena di “indizi” chimici interessanti per un naso come quello del cane: a volte ci leccano… perché sappiamo di buono (per loro). È una spiegazione plausibile accanto a quelle sociali.

Autopulizia e piccole ferite. Non è raro vedere un cane che si lecca per pulirsi o lenire un graffio. È vero che la saliva canina contiene fattori di difesa innati (per esempio lisozima o perossidasi), ma questo non rende le leccate “disinfettanti”: il rischio di portare batteri in una ferita è reale, specie in persone fragili o con dispositivi medici. Evita sempre che il cane lecchi ferite aperte o medicazioni.

Cause emotive e comportamentali

Stress/ansia e noia. Molti cani leccano per autocalmarsi o per riempire un vuoto di stimoli. In alcuni individui il gesto diventa un’abitudine rinforzata (ecco perché “più lecca, più gli viene voglia di leccare”). Passeggiate olfattive ed esercizi di nosework (cercare odori/ricompense con il naso) migliorano il benessere e promuovono un bias cognitivo positivo – in pratica, un atteggiamento più “ottimista” – secondo studi controllati. Ottimo spunto per ridurre noia e tensione senza sfinire il cane a chilometri.

Comportamenti compulsivi. Quando il leccamento esce dal contesto ed è eccessivo per durata/frequenza, rientra nel cappello dei disturbi compulsivi. C’è anche una quota genetica (es. alcune razze mostrano specifiche stereotipie come il flank sucking nel Dobermann) e, nei casi gravi, si valuta una terapia multimodale (gestione ambientale/relazionale + farmaci).

Cause mediche da non trascurare

Pelle che prude (allergie, dermatiti, parassiti). Se il cane lecca sempre lo stesso punto, spesso c’è un problema dermatologico sottostante. Le irritazioni croniche possono evolvere in dermatite acrale da leccamento (lick granuloma): una placca rialzata, dura, spesso infetta, che si autoalimenta con il ciclo prurito‑leccamento‑infiammazione. La gestione è medica (trattare la causa primaria e l’eventuale piodermite profonda), comportamentale e talvolta farmacologica.

Dolore articolare o muscolare. Il cane può leccare un’articolazione dolente (es. artrosi) o un’area dolorante per attirare l’attenzione o autolenire. Quando il leccamento è localizzato e associato a rigidità, zoppia o intolleranza al movimento, serve valutazione ortopedica. (Le tabelle di differenziali per i disturbi compulsivi ricordano che dolore, neuropatie e cause dermatologiche vanno escluse prima di parlare di “compulsivo”).

Gastrointestinale (nausea/reflusso). Esiste un quadro chiamato Excessive Licking of Surfaces (ELS): cani che leccano pavimenti, muri, tessuti e mani in modo ripetitivo. In uno studio, il 68% dei cani con ELS presentava un disturbo gastrointestinale prossimale (gastrite, ritardato svuotamento, parassiti, ecc.) e molti miglioravano trattando la causa GI. Se il tuo cane lecca “tutto” e mostra salivazione, deglutizioni frequenti o nausea, vale un check gastroenterologico.

Dermatite acrale da leccamento e circuito degli oppioidi. Nei casi cronici il leccamento può auto‑rinforzarsi: studi classici mostrano che antagonisti degli oppioidi come naltrexone hanno ridotto il comportamento in una parte dei cani con lick granuloma (recidive alla sospensione incluse), a supporto del coinvolgimento dei circuiti endorfinici. È un’informazione utile per capire perchè il cane lecca in modo “quasi compulsivo” anche dopo la risoluzione del trigger iniziale.

 

Sniff walk e nosework: come ridurre stress e leccamento nel cane

Soluzioni in tre step (il piano che ha aiutato Stella)

1) Enrichment mentale e fisico “furbo”

Alterna sniff walks (passeggiate lente, naso a terra) a giochi olfattivi o sessioni di nosework in casa: 10–15 minuti ben fatti possono migliorare lo stato emotivo. Meglio attività guidate e sostenibili ogni giorno che “maratone” la domenica. Usa puzzle feeder e kong ripieni; le lick mat vanno bene come gestione (bagnetto, ospiti, grooming), ma ricordiamo che l’effetto “calmante” è soprattutto da ingaggio/distrazione.

2) Routine rilassante e training positivo

Routine prevedibile, ricompense per i comportamenti alternativi al leccamento (es. “vai al tappetino”), clicker training leggero. Evita punizioni e tecniche basate sulla “dominanza”: le principali società scientifiche le sconsigliano in favore del rinforzo positivo. I feromoni DAP possono essere un supporto in alcuni casi, ma non sostituiscono un lavoro di base su ambiente e relazione.

3) Alimentazione e integrazione “amica della pelle”

Una dieta con proteine nobili e acidi grassi omega‑3/6, più zinco, biotina e vitamina E, aiuta barriera cutanea e risposta infiammatoria. In studi clinici su cani con dermatite atopica, alimenti/integrazioni ricchi di omega‑3 o blend nutraceutici hanno ridotto prurito e score clinici (CADESI), specie come supporto alla terapia medica; anche lo zinco metionina ha mostrato potenziali benefici come co‑adiuvante. Alcuni probiotici emergono come promettenti nel modulare microbiota e prurito (dati recenti), ma la scelta va sempre personalizzata con il veterinario. La linea Baufit Cura della Cute e del Manto nasce proprio con questo profilo (salmone/omega‑3 + zinco + antiossidanti): pratica per i cani con pelle sensibile che “leccano perché prude”.

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Quando consultare un professionista

Prenota una visita se il cane:

  • lecca ossessivamente una zona fino a creare lesioni o perdita di pelo;

  • presenta prurito intenso, odore/essudato cutaneo (possibile infezione);

  • lecca superfici/mani in modo compulsivo e mostra salivazione, nausea, deglutizioni, rigurgito;

  • ha dolore, zoppia, rigidità o cambia comportamento.

Il veterinario escluderà cause dermatologiche, dolorifiche, neurologiche o GI prima di concludere per un disturbo compulsivo e potrà impostare una terapia multidisciplinare (talvolta includendo farmaci specifici).

Il percorso di Stella, in breve (e replicabile a casa)

Per Stella abbiamo alternato sniff walks e nosework 10–15′/die, introdotto un protocollo di rinforzo per i momenti critici (campanello, ospiti, telefono), programmato pause rilassanti (tappetino, massaggi brevi), e spostato la ciotola su Baufit Cura della Cute e del Manto con omega‑3, zinco, antiossidanti e fibra prebiotica.

Dopo due settimane il leccamento “da noia” era già meno frequente; quelli residui erano legati a situazioni precise, gestite con esercizi mirati e, al bisogno, un supporto DAP. 

Conclusione

Perchè il cane lecca? Per affetto, gusto, abitudine, stress, noia, prurito o nausea.

Capire il perché è la chiave per intervenire davvero: più olfatto e attività cognitive, routine serene, dieta funzionale alla pelle e, quando serve, indagini mediche.

Con la Baufit Cura della Cute e del Manto e i consigli della nostra Academy puoi costruire un piano semplice e sostenibile per ridurre il leccamento e migliorare il benessere quotidiano.

Vuoi un aiuto su misura? Prenota una consulenza Baufit: riceverai la ricetta più adatta per una pelle sana e un comportamento più equilibrato.

Domande Frequenti

Per un mix di socialità (saluto/attenzione) e gusto (sale, odori di cibo). Se diventa invadente, offri un comportamento alternativo (tappetino, target hand) e premialo.

 

No. Il quadro ELS è spesso collegato a disturbi gastrointestinali: vale una visita se il cane lecca superfici in modo ripetitivo, con segni di nausea.

Meglio no: anche se la saliva ha enzimi difensivi, può trasportare batteri pericolosi. Evita sempre il contatto con ferite o mucose.

Possono aiutare alcuni cani come supporto, ma l’evidenza negli adulti è variabile. Puntiamo prima su enrichment e training gentile.