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Negli ultimi anni si è diffusa l’idea che eliminare i cereali dall’alimentazione del cane sia sinonimo di dieta più sana. Nei supermercati troviamo scaffali dedicati a crocchette “grain‑free” che promettono digeribilità superiore e ingredienti più pregiati.
Ma è davvero così? La storia di Sara e del suo pastore australiano, affetto da sensibilità intestinale, ci insegna che non esiste una risposta univoca. Dopo aver sperimentato diversi prodotti, Sara ha scelto crocchette grain‑free formulate da Baufit e ha notato miglioramenti nelle feci e nell’energia. Tuttavia, la scelta non dovrebbe essere dettata da mode, ma da una valutazione scientifica delle esigenze del proprio cane.
In questa guida approfondiamo cosa significa grain‑free, quali sono i benefici, i rischi emersi negli ultimi studi e come orientarsi nell’acquisto.
Cosa significa grain free e perché nasce questa tendenza
Le crocchette grain‑free sono alimenti privi di cereali come frumento, mais, riso o orzo. La filosofia alla base è ridurre l’apporto di carboidrati raffinati, spesso usati come riempitivi e poco digeribili, e aumentare la quota di proteine animali e grassi. A differenza di quanto molti pensano, i cani non sono strettamente carnivori: sono onnivori, in grado di digerire carboidrati e trarre energia anche dai cereali.
Tuttavia, alcuni cani sviluppano intolleranze o allergie ai cereali, con sintomi come prurito, diarrea o flatulenza. Per questi animali, un’alimentazione grain‑free può rappresentare un sollievo.
È importante distinguere le crocchette grain‑free da quelle senza glutine: le seconde sono formulate per cani con intolleranza al glutine, condizione rara e documentata principalmente in alcune linee di Irish Setter e Border Terrier. La maggior parte dei cani non soffre di celiachia e tollera bene il glutine.
Benefici delle crocchette grain free
- Digeribilità migliorata: eliminando cereali difficili da digerire, i cani con sensibilità ai cereali possono sperimentare meno gonfiore, flatulenza e feci molli.
- Maggiore densità nutrizionale: le crocchette grain‑free dovrebbero contenere carne fresca o disidratata come primo ingrediente e fonti alternative di carboidrati (patate dolci, piselli, lenticchie) a basso indice glicemico, che garantiscono un rilascio graduale di energia.
- Riduzione di allergeni: rimuovendo frumento, mais e soia, si abbassa il rischio di reazioni avverse in cani sensibili.
- Profilo aminoacidico completo: la percentuale più alta di proteine animali fornisce aminoacidi essenziali in forma altamente biodisponibile.
- Pelle e pelo più sani: grazie all’uso di oli di pesce e altri grassi di alta qualità, molte formulazioni grain‑free apportano acidi grassi omega‑3 e omega‑6 che migliorano lucentezza e elasticità del mantello.
I rischi: la correlazione con la cardiomiopatia dilatativa
Nel 2018 la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha avviato un’indagine su un sospetto aumento di cardiomiopatia dilatativa (DCM) in cani alimentati con diete grain‑free o “boutique” ricche di legumi. La DCM è una patologia in cui le camere del cuore si dilatano e le pareti si assottigliano, compromettendo la capacità di pompare sangue e causando insufficienza cardiaca. Tradizionalmente, la DCM era considerata una malattia genetica, tipica di razze come Doberman Pinscher, Golden Retriever e Boxer. L’investigazione della FDA ha riportato casi in razze non predisposte, accomunate dal consumo di crocchette grain‑free ricche di legumi come piselli e lenticchie.
Le ipotesi iniziali suggerivano che queste diete potessero causare carenza di taurina, un aminoacido importante per la salute cardiaca. Un piccolo studio del 2018 su Golden Retriever ha trovato livelli di taurina bassi in cani che seguivano diete grain‑free. Studi successivi, però, non hanno confermato la stessa correlazione, suggerendo che la relazione tra grain‑free, livelli di taurina e DCM sia più complessa. Alcuni nutrizionisti ipotizzano che un eccessivo utilizzo di legumi per innalzare la percentuale proteica dichiarata in etichetta, possa interferire con l’assorbimento degli aminoacidi o alterare la flora intestinale, ma servono ulteriori ricerche.
Quando i veterinari raccomandano una dieta grain free
Secondo la veterinaria Jennifer S. Fryer, i veterinari raccomandano diete grain‑free principalmente in due casi: intolleranza al glutine, condizione rara che colpisce alcune linee di Irish Setter e Border Terrier; allergie alimentari confermate che non rispondono a diete con cereali e richiedono crocchette a ingredienti limitati o idrolizzate.
Questi alimenti sono formulati con proteine idrolizzate o un numero ridotto di ingredienti per ridurre il rischio di reazioni incrociate.
Come scegliere una crocchetta grain free di qualità
Se il tuo cane ha bisogno di un’alimentazione grain‑free, ecco alcuni criteri per individuare prodotti sicuri:
- La carne come primo ingrediente: dovrebbe essere dichiarata chiaramente (es. “salmone fresco”, “tacchino disidratato”) e non sostituita da proteine di origine vegetale.
- Carboidrati a basso indice glicemico: patate dolci, piselli e ceci sono preferibili perché rilasciano energia lentamente.
- Rapporto equilibrato di proteine e grassi: le proteine dovrebbero superare il 28 % e i grassi devono essere calibrati in base all’attività del cane (12‑20 %).
- Arricchimento con aminoacidi solforati: garantiscono un apporto adeguato per la salute cardiaca.
- Assenza di additivi artificiali: preferisci formulazioni con antiossidanti naturali (vitamina E, vitamina C).
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Che ruolo hanno Baufit e i suoi nutrizionisti
Baufit propone linee di crocchette grain‑free, formulate da veterinari nutrizionisti per garantire un apporto equilibrato di proteine, grassi e carboidrati.
Le nostre formule grain‑free utilizzano carne fresca, patate dolci e legumi con basso indice glicemico, arricchite con L‑carnitina e acidi grassi omega‑3 per supportare cuore, muscoli e sistema immunitario.
Attraverso il starter pack e la consulenza con i nostri nutrizionisti potrai scoprire se il tuo cane necessita di una dieta grain‑free o di una dieta completamente personalizzata.
Conclusione: valutare con coscienza
Scegliere un’alimentazione grain‑free richiede consapevolezza: non è una scelta universale né sinonimo automatico di qualità.
Prima di eliminare i cereali, consulta un veterinario, verifica la presenza di allergie o intolleranze e valuta il profilo completo della crocchetta.
Se decidi di adottare una dieta grain‑free, assicurati che sia formulata con ingredienti di alta qualità. Con l’aiuto di Baufit e dei nostri professionisti potrai trovare la soluzione più adatta alle esigenze del tuo cane, sostenendo il benessere digestivo e cardiaco a lungo termine.
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Domande Frequenti
Le diete grain‑free possono essere utili per cani con intolleranze o allergie ai cereali. La qualità delle proteine e dei grassi e l’equilibrio dei nutrienti sono più importanti dell’assenza di cereali. Prima di scegliere una dieta grain‑free, valuta le esigenze specifiche del tuo cane, la qualità della materia prima ed il profilo nutrizionale della crocchetta.
La relazione non è mai stata confermata, ma è consigliabile scegliere crocchette grain‑free arricchite con amminoacidi solforati. Se il tuo cane è predisposto a problemi cardiaci o appartiene a una razza sensibile, consulta il veterinario.
I sintomi più comuni che possono suggerire un’intolleranza ai cereali sono prurito, irritazioni cutanee, otiti ricorrenti e disturbi gastrointestinali come diarrea o flatulenza.
Sì, l’alternanza è possibile e può essere benefica per fornire varietà nutrizionale, a patto che la transizione sia graduale per evitare disturbi intestinali. Mescola le crocchette nuove alle vecchie per 5‑7 giorni, aumentando progressivamente la percentuale del nuovo alimento. Assicurati che entrambe le formulazioni siano complete e bilanciate.
Possono esserlo, ma è importante scegliere formule specifiche per la fase di vita. I cuccioli hanno bisogno di nutrienti per la crescita (proteine elevate, calcio e fosforo bilanciati), mentre i cani anziani possono necessitare di un minor apporto calorico e di condroprotettori. Scegli crocchette grain‑free appositamente formulate per “puppy” o “senior”.
Assicurati che la fonte proteica (carne o pesce) sia elencata come primo ingrediente e che le proteine siano presenti in quantità adeguata (almeno il 28‑30 % per la maggior parte dei cani adulti). Verifica la presenza di ingredienti a basso indice glicemico (patate dolci, legumi) e di acidi grassi omega‑3. Controlla che gli antiossidanti siano naturali (estratti di rosmarino, vitamina C) e che la formula sia arricchita con amminoacidi solforati.